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venerdì 16 novembre 2007

SABATO 17 Novembre - Il cardinale Ersilio Tonini intervistato da Nevio Casadio e proiezione de "La ballata di Giuliano"



SABATO 17 Novembre
Il cardinale Ersilio Tonini intervistato da Nevio Casadio e proiezione de "La ballata di Giuliano"

LA BALLATA DI GIULIANO di Nevio Casadio RAI TRE, (Durata: 52 minuti)

IL REPORTAGE HA VINTO LA SETTIMA EDIZIONE DEL PREMIO GIORNALISTICO TELEVISIVO ILARIA ALPI, CON LA SEGUENTE MOTIVAZIONE DELLA GIURIA PRESIEDUTA DA ITALO MORETTI:
“IL FENOMENO DELLE COSIDDETTE MORTI BIANCHE, TESTIMONIATO CON SORPRENDENTE CORAGGIO DA CHI QUOTIDIANAMENTE RISCHIA LA VITA IN LUOGHI DI LAVORO PRIVI DI FONDAMENTALI REQUISITI DI SICUREZZA”
Il film è dedicato alla memoria di Giuliano Valdi, un ragazzo 22enne di Verbania, dilaniato, il 23 dicembre del 1999, dall’esplosione dell’industria dove lavorava come operaio addetto alla smerigliatura di caffettiere di alluminio.
Un viaggio nella penisola italiana, da nord a sud, lungo le tragedie ordinarie che affliggono i lavoratori durante le loro mansioni, quotidiane. Una piaga, quella delle morti bianche, spesso dimenticata, trascurata dai mezzi d’informazione, una tragedia costante che pare debba rientrare, ineluttabilmente, nei processi produttivi sempre più improntati alla competitività.
L’autore porta le telecamere: a Cesena raccontando l’opera di pronto soccorso del 118 a una vittima di incidente sul lavoro; nel centro di riabilitazione di Monte Catone (BO), raccogliendo testimonianze di degenti, vittime di incidenti sul lavoro; sulla costa di Stintino in Sardegna, presso un cartiere per l’edificazione di un gigantesco complesso turistico, nel quale gli operai lavorano in assenza di qualsiasi forma di legalità, dalla sicurezza sul lavoro alla garanzia del salario. Una realtà dove impera la prassi del lavoro nero, all’insegna di forme ricattatorie e intimidatorie, costanti;
presso Termini Imprese (PA), rivelando la solitudine di un operaio che, stanco delle ingiustizie subite sul posto di lavoro, decide di denunciare lo stato d’illegalità alle forze dell’ordine. Alla solitudine dell’operaio, si accompagna quella di un maresciallo dei carabinieri, a contatto con realtà mafiose e ricattatorie;
a Palermo nei quartieri Vucciria e Zen, territori abbandonati al degrado assoluto, dove regnano miseria, abusi e illegalità, forme delinquenziali di ogni genere, al cui cospetto la prassi del lavoro nero diventa un fenomeno irrisorio;
ancora in Sardegna, presso le cave estrattive di granito, dove in un incidente sul lavoro, è rimasto ucciso, insieme al padre, un ragazzo di 13 anni; a Marghera e Ravenna, a confronto con le realtà dei lavoratori impegnati nei complessi chimici, vittime predestinate di malattie invalidanti, mortali, per via del contatto con sostanze tossiche a cui sono sottoposti nella lavorazione dei prodotti; presso le piccole fabbriche del Verbano-Cusio-Ossola, dove il sindacato stenta a tutelare i diritti dei lavoratori, in un territorio dove gli incidenti sul lavoro registrano punte altissime. Testimonianze di giovani operai, feriti nell’esplosione della fabbrica.
Alle testimonianze dei ragazzi ustionati in esplosioni verificatesi nelle fabbriche per la smerigliatura di caffettiere, si unisce la testimonianza dei genitori di Giuliano. La loro, una testimonianza drammatica che, nel film, costituirà il filo conduttore dell’intera inchiesta.

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